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Il Trentino e Trento, esempio di cultura dello sport, Milano e gli haters

Ieri sera ho ammirato l’impresa di Trento che, meritatamente, ha superato l’Olimpia Milano conquistando la finale scudetto. Un risultato straordinario frutto di un grande lavoro organizzativo e tecnico, e della realtà sportiva della Provincia Autonoma di Trento, che con visione illuminata sostiene lo sport, la cultura, insomma svolge alla perfezione il suo compito, ciò che dovrebbe essere la regola per gli enti locali. 

Da 20 anni frequento il Trentino con la FIP, c’è una attenzione speciale per lo sport, per ogni sport di qualunque livello. Il CNA ha messo a punto il suo progetto Diventare Coach, co Ettore Messina, a Trento, al tempo c’era un assessore speciale come Ida Berasi, che con Toni Bridi, organizzava gli incontri. Il Trentino è la casa della Nazionale da anni con una disponibilità eccezionale!

Sono tre anni che provo ad avere Buscaglia e Trainotti al corso Allenatore Nazionale, per raccontare ai futuri allenatori la loro esperienza. Perché? Per dare una speranza a loro che si avvicinano a questo mondo, si può fare! E spero che questo sia l’anno buono!

Sono triste per Milano soprattutto per Flavio Portaluppi, mio ex giocatore in nazionale juniores, grande persona ed ottimo professionista!

Ma ciò che mi lascia basito sono i commenti violenti, pieni di insulti per tutti, si per tutti, perché ho trovato qualcuno che ha detto “non venitemi a parlare di programmazione per Trento…”.

Io non dico che non si possa criticare, ma perché insultare?

 Cosa deve rispondere Repesa a due giornalisti che fanno domande stupide, in quanto inopportune e fuori luogo.  Se non rispondere con due parole ed un sorriso?  Dovrebbe fare la classifica dei cattivi, pubblicamente dopo 15′ dalla fine della partita?

Ma restate sereni e divertitevi con il basket, se non vi piace fate altro, ma rispettate le persone! Soprattutto provate a pensare che chi fa certe scelte ha più titoli di voi per farle, se non vi piacciono contestate pure ma rispettate le persone!

2 risposte a “Il Trentino e Trento, esempio di cultura dello sport, Milano e gli haters

  1. Condivido il tuo pensiero. Parola per parola. Oggi fare sport in prima persona; farlo mettendo la propria faccia, giocandosi la propria responsabilità, è la mosca bianca.
    Oggi ho parlato con un mio ex giocatore, oggi allenatore giovanile “scudettato”, che mi dice che vuole diventare prima assistente in qualche realtà importante, prima di diventare – a sua volta – allenatore.

    Da questa affermazione ho capito il mio fallimento. Non sono riuscito a far capire che per riuscire ad arrivare ad un traguardo occorre credere in se stessi al 100%. Non sono riuscito a far capire quanto conti rischiare la propria credibilità in cambio di una ricerca dell’affermazione personale all’interno di un gioco di squadra.

    Buscaglia ha fatto l’esatto contrario.

    Non conosco Buscaglia personalmente: Potrebbe anche essere che abbiamo fatto i corsi allenatori insieme ( o a distanza di qualche anno)…
    Non ricordo.
    Lo ritengo un Uomo (U maiuscola) che si è preso la briga di mettersi in gioco. Lo ha fatto in una piccola realtà. Ora quella società sta giocando uno scudetto. E’ partito dalla serie “C”. Ci ha creduto. Ha galvanizzato un ambiente.

    Mi sarebbe piaciuto aver allenato Buscaglia. Mi sarebbe piaciuto aver allenato un Uomo che attraverso il lavoro, una passione, una missione, avesse potuto darmi la soddisfazione di aver inteso i valori ideali del fare sport in un modo sano.

    Ho speso la mia vita per la pallacanestro e ne sono felice. Il basket racchiude nella suo nucleo tutto ciò che è essenziale.

    Limiti, barriere, sconfitte, infortuni, delusioni, sono i gradini da superare. Dal nostro approccio dipende il nostro progredire. Non accettare la sconfitta; negare l’eventualità del fatto oggettivo; non superare il fatto ineluttabile. Non capire come affrontare il fallimento diventa la nostra frontiera invalicabile. il nostro limite.

    Se la pallacanestro deve essere vissuta solo come l’erogare uno spettacolo circense; cinque scimmie ammaestrate contro altrettante con maglietta di colore differente: Gente che si diletta ad offrire spettacolo in cambio della possibilità di svegliarsi alle 10 mattina, fare colazione, aperitivo e pranzo alla stessa ora, è inaccettabile.

    Limiti, ostacoli, fallimenti, infortuni, delusioni, sconfitte sono la base dello sport. Dal nostro modo di reagire dipende il nostro nostro progredire.

    Grande Trento. Forza Milano.

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