Al Circolo Canottieri Napoli per la presentazione del libro di Maurizio Castagna “Montelepre Caput Mundi” interessantissimo libro frutto di una approfondita ricerca su uno dei più oscuri episodi della nostra. Una parabola sulla necessità di non accettare la storia senza riflettere e cercare di capire. Tutto ciò ben si adatta a noi tutti che viviamo aggrediti dalle fakenews, che troppo spesso accettiamo ciò che ci viene proposto senza spirito critico.
L’evento, organizzato da Alessandro Fattore, responsabile Marketing e Comunicazione di Sport Management, si è aperto con la presentazione di Gianlivio Fasciano, brillante avvocato e scrittore, entrambi amici baskettofili.
Il cammeo è stato l’intervento di Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia, parole taglienti, chiarezza abbagliante come una giornata di sole in montagna: straordinario! Ho sempre stimato quest’uomo di legge, due anni fa, in occasione della presentazione del libro “La Camorra e le sue storie” parlando di Gomorra fu uno dei pochi che io abbia mai sentito parlare così chiaramente della necessità di dare alternative ai ragazzi, parlando della funzione centrale dello sport.
Franco Roberti, Gomorra e lo sport!
La chiusura è stata dell’autore che ha delineato il profilo concettuale della sua ricerca e del libro che ha prodotto.
Maurizio è stato mio compagno alle elementari, nuotatore di alto livello, sette titoli italiani ed una medaglia d’oro ai Giochi ai del Mediterraneo, un quarto posto nella Capri Napoli, poi allenatore di successo. Oggi è manager in una organizzazione che promuove lo sport e gestisce impianti sportivi, con progetti affascinanti che noi possiamo purtroppo solo sognare a Napoli.
Ma la ricerca storica è la sua passione, erano decenni che non ci incontravamo, ho trovato affascinante la sua presentazione.
In questo pomeriggio di incontri mio compagno è stato Gian Nicola De Simone, oggi ottimo avvocato, ma amico fedele e straordinario esperto di giocatori USA quando non esisteva Internet. Un nome su tutti: Jerome Allen, fu lui a scovarlo, tanti allenatori lo chiamavano per avere informazioni. Resta una persona meravigliosa.
Un abbraccio con Francesco Barra Caracciolo con divertenti ricordi delle scuole medie.
Chiudo con la citazione che apre il libro di Maurizio:
“La verità era uno specchio che cadendo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo in esso la propria immagine credette di possedere l’intera verità.”
Jalal al-Din Rumi




